A Cento, in provincia di Ferrara, si festeggia tutti gli anni uno dei Carnevali più incredibili d’Italia e del mondo: il Carnevale di Cento.
Cento è famosa per il suo Carnevale, ormai addirittura gemellato con quello di Rio de Janeiro. In realtà, è una tradizione antica, quella del Carnevale centese, di cui si hanno testimonianze anche negli affreschi di inizio ‘600 dello stesso Guercino. Proprio nella piazza cittadina, i carri arrivano al termine della loro sfilata per esibirsi ed estendersi non più solo in altezza ma anche in larghezza.
Lo spirito surreale e fantastico, goliardico e giocoso tipico di questa manifestazione viene incarnato dai mastodontici e colorati carri allegorici di cartapesta che sfilano ogni domenica lungo il circuito carnevalesco.
Vere e proprie opere d’arte, i carri allegorici vengono costruiti dalle Associazioni carnevalesche (i Ribelli, il Risveglio, i ragazzi del Guercino, Mazalora, i Toponi, il Riscatto) che durante l’inverno costruiscono dei “monumenti in cartapesta” che possono raggiungere una larghezza di 6 metri e un’altezza anche di 20 metri e che sono dotati di complessi ed ingegnosi marchingegni meccanici ed idraulici.
Il Carnevale di Cento si festeggia per un mese intero. La festa prosegue per altre due domeniche dopo il martedì grasso. Il Carnevale di Cento si è tenuto il 5,12,19,26 febbraio e il 5 marzo.
Come da tradizione l’ultima domenica c’è il gran finale con la premiazione del carro vincitore, il tradizionale testamento e il suggestivo rogo di Tasi, maschera tradizionale centese, nel piazzale della Rocca di Cento.
La città di Cento
Tipica città emiliana, caratterizzata dalla buona cucina e dalla grande ospitalità della sua gente, Cento è considerata, per la sua serie di lunghi portici, una piccola Bologna.
È circondata da un territorio ora dedito all’agricoltura, ma una volta ricco di acqua, nei cui corsi si pescava il gambero, raffigurato, infatti, nello stemma cittadino.
In tempi antichi qui veniva coltivata anche la canapa, le cui fascine erano lasciate macerare in piccoli stagni, detti appunto maceri, per poterne sfibrare, poi, facilmente i tronchi.
L’ Area di sosta
Sostiamo nel piazzale adibito al parcheggio, dotato di camper service, molto comodo e pratico.
Da qui, con una breve passeggiata, giungiamo in centro e consigliamo di andare a visitare il Parco del Gigante.
Il Parco del Gigante
Il parco è, in realtà una vera e propria opera d’arte all’aria aperta. L’artista delle opere, Marco Pellizzola, ha fatto nascere l’area traendo ispirazione da una fiaba scritta dalla figlia di nove anni. Il parco ricorda un po’ il Parco Guell di Gaudì, perché è una successione di gigantesche statue in mosaico. Voluto come esempio di riqualificazione ambientale, il parco dovrebbe educare al rispetto della natura e incentivare la fantasia del visitatore. Purtroppo, non tutti gli angoli dell’area sembrano rispecchiare l’intento con cui il parco nasce. È un vero peccato, perché a noi, nel complesso, è piaciuto molto, regalandoci momenti di gioia e divertimento.
La Rocca
Ci spostiamo nuovamente verso il centro per vedere la Rocca, costruita nel 1378 per volontà del vescovo di Bologna, entriamo all’interno delle poche sale accessibili al pubblico.
La rocca ha pianta quadrangolare con quattro torri laterali. Divenuta, dopo la metà del XV secolo, struttura militare, venne dotata di fossato e ponte levatoio. Insieme alla Porta di Pieve, la Rocca è l’unica parte rimanente delle antiche fortificazioni di Cento.
Il centro
Percorrendo Corso del Guercino arriviamo nell’omonima piazza dove domenica si svolgerà il Carnevale. Cento diede i natali al rinomato pittore nel 1591. I suoi dipinti ricordano vagamente Caravaggio, di cui richiama la rappresentazione della realtà e un dosato contrasto di ombre e luci.
Piazza del Guercino
Oggi la piazza si presenta da un lato con il Palazzo ripristinato di recente dopo il terremoto e dall’altro con il vecchio Comune.
E poi siamo andati a vedere il Museo Lamborghini
All’interno del Museo Automobili Lamborghini si vive l’affascinante storia, gli iconici modelli e i tour delle linee di produzione che raccontano sessant’anni di innovazione e che proiettano Lamborghini verso il futuro.
Dalle prime visionarie creazioni del genio di Ferruccio Lamborghini come la Miura e la Countach, passando per le supersportive più recenti ed esclusive come la Huracán Performante ,la Aventador SVJ , le few off Centenario, Sesto Elemento e Veneno fino alle prime Lamborghini con tecnologia ibrida Sian e Countach LPI 800-4.
Il Museo Automobili Lamborghini offre anche un’esperienza interattiva (20€ però), anche grazie al nuovo simulatore di guida, che amplifica le emozioni e la scoperta delle vetture in esposizione.
C’è anche uno shop dove poter comprare gadget e abbigliamento con costi “da Lamborghini”
Aperto tutti i giorni dalle 9.30 alle 18.00 (ultimo accesso alle ore 17.00).
Non sono automobili ma opere d’arte…
Un weekend spensierato, divertente e in piena libertà con la “casetta a quattro ruote”
Se avete voglia di respirare un’aria particolare e tornare bambini il Carnevale di Cento è il posto giusto per farlo. Una particolarità del carnevale è che in Piazza del Guercino le persone sul carro lanciano palloni, materassini, peluche…